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La Tackle si rinnova: arriva Dario Di Girolamo tra i Daemons, “Sarà la stagione del riscatto”

 

I Daemons Aft Cernusco per la stagione 2023-2024 sono lieti di comunicare l’inserimento in squadra di Dario Di Girolamo che si unirà alla senior tackle dopo le positive esperienze ai Rhinos in I Divisione, e ai Leocorni – la join venture che ha visto i Daemons insieme al club milanese e ai Lions Bergamo unire le proprie unità giovanili, conquistando i titoli nazionali under 15 e under 17.

Dario di Girolamo, quarterback classe 2004, già campione europeo con la nazionale Flag, va così a integrarsi in gruppo sempre più votato a tornare tra i principali protagonisti di questa nuova stagione agonistica.

Dario, benvenuto innanzitutto tra i Daemons, presentati:
Gioco da quando avevo 8 anni, quindi oramai sono 11 anni. Il tutto per ispirazione paterna visto che mio papà mi ha trasmesso la passione per questo sport. Ha avuto anche trascorsi in serie A e vedendolo giocare è nato in me il desiderio di seguirne le tracce. Sono io che ho voluto entrare in questo mondo, iniziando nella mia città a Novara.
Ho iniziato nei Lancieri, giocando in senior per due stagioni e facendo per un anno il quarterback titolare in III divisione. Poi una precoce esperienza in serie A come riserva dei Rhinos Milano e adesso ho scelto di ripartire con calma in seconda divisione.

Pur giovanissimo, puoi vantare già una grande esperienza: non solo in tackle ma anche in flag, visto che sei stato Campione d’Europa
Sì, posso dire di aver fatto tanta esperienza, attraverso diversi prestiti in ambito giovanile, sia in under 15 che in under 17, sia in flag sia in tackle.
La flag mi ha anche permesso di raggiungere un traguardo importantissimo, in Nazionale nel 2021: conquistare gli Europei. E in quell’esperienza ho giocato con tre Daemons, Cachilli, Zanicotti e Volontè con cui ci siamo laureati Campioni d’Europa.

La famiglia Daemons, dunque era già nel tuo destino…
Diciamo che quello è stato il mio primissimo vero contatto con l’universo Daemons, grazie a loro due che già militavano nel team di Cernusco e mi hanno introdotto in questa realtà. Quest’anno poi ho avuto la possibilità di avere un ulteriore assaggio della realtà Daemons attraverso la splendida avventura dei Leocorni.

I Leocorni, dove sei stato protagonista di una straordinaria – e vincente – avventura. Come l’hai vissuta?
È stata un’esperienza incredibile, inserendomi in un magnifico gruppo, circondato da compagni eccezionali. Una fortuna, per una esperienza irripetibile visto che non si rifarà allo stesso modo. Non posso che ritenermi felice e fiero di essermi trovato al momento giusto e nel posto giusto nel vivere una situazione unica.

E come si diceva, anche i Leocorni ti hanno avvicinato ancor più ai Daemons.
Sì. L’avventura ai Leocorni mi ha avvivinato ancor più alla realtà dei Daemons perchè mi ha permesso di entrare ancor più in contatto con il club, apprezzandone di persona il lavoro che ha sempre svolto a livello giovanile. Basti ricordare che nel gruppo flag azzurro campione d’Europa su un gruppo di 15 c’erano tre Daemons… quattro, oggi, contando anche me anche se Walker Volontè adesso è in America.

Quindi, un feeling che c’è sempre stato, fino a far scoccare la scintilla…
Già nella scorsa stagione c’era stato un ulteriore avvicinamento, visto che il mio desiderio era di trovare una squadra in cui giocare e poter crescere e ai Daemons c’era questa disponibilità. Poi, anche per questioni logistiche e di opportunità non si è concluso l’accordo, così ho preferito concludere il liceo e giocare nei Rhinos visto che era logisticamente meglio per me.

I Rhinos, uno dei top club a livello nazionale ma dove non hai avuto molto spazio. Come hai vissuto quest’esperienza?
La scorsa stagione alla fine, con i Rhinos è stata una splendida esperienza, molto particolare. Nel senso che sapevo sin da subito che non ci sarebbe stato spazio in campo per me ma mi è servita per crescere. Mi sono concentrato sui miei punti deboli e soprattutto ho potuto confrontarmi con i ritmi di gioco, gli allenamenti e la mentalità di una squadra che vuole ambire in alto, portare risultati e giocarsi il primo posto in classifica.

Poi, però la voglia di campo ha avuto il sopravvento…
È stato un anno più che utile e che, sì, mi ha spinto ad avere la voglia di ritornare in campo, obiettivo principale per questa stagione. Dunque, anche per restare nel circuito nazionale dove se non giochi è difficile rimanere e visto che per la I divisione ad oggi non mi sento ancora pronto, ho optato per la II.

Dove avevi l’imbarazzo della scelta
Sì, ma tra le varie squadre che si sono fatte avanti, la scelta è ricaduta subito sui Daemons.

Perchè?
I motivi sono ovviamente la qualità del lavoro sulle giovanili e l’attenzione per i giovani che la società da sempre fa. Poi la possibilità di poter continuare gli studi universitari a livello logistico, infine un feeling che c’era già da tempo e anche il fatto che è arrivato un nuovo coaching staff.

Cioè?
Sapere che tra i coach ritroverò come Offensive coordinator, Matteo Piccoli che quest’anno mi aveva già allenato in I divisione con i Rhinos, e come Head Coach Pietro Marotta che ho avuto sia ai Rhinos che ai Leocorni, è stato sicuramente un fattore in più.

Dario, quali sono i tuoi propositi e gli obiettivi per questa stagione?
Il mio più grande obiettivo personale in questa stagione è certamente mettermi a disposizione di un gruppo già competitivo e di riuscire a inserirmi nel modo migliore per poter valorizzare e far risaltare tutti i talenti che ci sono in questa squadra.
Una squadra già competitiva ma ferita nell’orgoglio di un’ultima stagione a dir poco sfortunata…
Uno degli altri motivi, non ultimo, per cui ho scelto i Daemons infatti è proprio questo: che c’è una potenzialità enorme, che va coltivata, curata e fatta emergere. Spero di poter crescere insieme al resto del gruppo e cercare di ribaltare quello che è stato l’anno scorso che non ha permesso di mostare il vero valore di questo gruppo.
Sono convinto che questa sarà una stagione di riscatto: la squadra c’è, spero di poter aggiungere quello che posso in un gruppo già costruito per emergere.

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