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Senior Team: bilancio finale

Pietro Marotta con Mario RossiLa stagione senior 2012/2013 è ormai conclusa per i Daemons ed è giunto il momento di scambiare due chiacchere con l’Head Coach Pietro Marotta che ha condotto la squadra durante questa lunga stagione.

D: Ciao Pietro, a palla ferma vorrei un tuo giudizio sulla stagione appena conclusa. Quali erano le tue aspettative iniziali e come valuti il risultato finale di questo campionato LENAF.
PM: Direi positivo; non posso lamentarmi di nulla, nemmeno del fatto che alcuni giocatori abbiano scelto di fermarsi proprio a ridosso dell’inizio di stagione oppure a metà del percorso. Chi li ha sostituiti ha dimostrato di avere pari valore facendo vedere buone cose in campo e guadagnandosi la nostra fiducia.
Ero convinto che questa squadra potesse arrivare ai play off e forse saremmo potuti essere ancora in campo per la fase finale.
Certamente con i “se” e i “ma” non si arriva da nessuna parte quindi posso dire che sono contento per i risultati raggiunti. La squadra è molto giovane, con l’inserimento di elementi giunti dalla giovanile, e i pochi giocatori d’esperienza hanno dimostrato la loro validità in campo e fuori da esso. La prova di ciò è che molti hanno già ricomiciato ad allenarsi in vista del prossimo campionato. Tornando alla domanda quindi la mia risposta è: positivo.

D: Qual’è stata la squadra durante la stagione regolare che secondo te è stata la più forte da incontrare?
PM: Direi senza dubbio i Giaguari di Torino; una formazione molto simile alla nostra con l’unica differenza di avere qualche giocatore in posizione chiave con più esperienza dei nostri.

D: LENAF. Quali sono state le maggiori differenze che hai trovato rispetto allo scorso campionato? Ti aspettavi questo livello di gioco oppure pensavi a qualcosa di differente?
PM: Rispetto allo scorso campionato IFL non vi è molta differenza in realtà. In entrambi i campionati ci sono molti giovani italiani con eccezionali doti atletiche. Il divario è nel gioco aereo che in IFL è molto più produttivo ed efficace per la presenza di quartebacks americani. In LENAF invece non sono molte le squadre a possedere un buon passing game.

D: So che è difficile come Head Coach rispondere alla prossima domanda però prova a dirmi cinque nomi di giocatori Daemons che si sono distinti particolarmente in questa stagione e le motivazioni.
PM: Cinque nomi? Mi metti davvero in difficoltà….
Partirei dal “giovane” Jacopo Stefani, è migliorato tanto grazie anche alla sua tenacia e al sacrificio che ha sempre messo in campo. Jacopo è diventato grande proprio all’interno della società essendo con noi dall’età di 14 anni. Ci ha regalato grandi soddisfazioni. Meno giovane ma sempre presente, propongo Alessandro Vergani che per tutta la stagione ha giocato in doppio ruolo e che vorrei ringraziare personalmente. Un altro giocatore da prendere come esempio è Giuliano Fantinelli. Un ragazzo che è sempre disposto a dare il cento per cento alla squadra in ogni occasione. Aggiungo poi il capitano, Fabio Sangalli, che mette a disposizione la sua esperienza per aiutare i suoi compagni più giovani.
Infine vorrei nominare Mattia Mondin, ha delle ottime mani e doti atletiche molto importanti. Purtroppo non è riuscito ad esprimersi ai massimi livelli ma è anche lui molto giovane e avrà tempo di farlo. Vorrei continuare ma mi hai chiesto cinque soli nomi. Non è certo una classifica ma mi è difficile non menzionare Piccoli, Peveraro, Vanni, “JJ” … in pratica tutti quelli che hanno giocato.

D: Ultima domanda. Il futuro della tua squadra; cosa ti aspetti in questi mesi estivi dai tuoi atleti e quali sono i tuoi obbiettivi per la prossima stagione?
PM: Qualche ragazzo è rientrato nella giovanile e si allenerà molto bene, di questo sono sicuro. I ragazzi più grandi si stanno già allenando sul campo. Mi è chiaro quindi che i nostri giocatori vogliono migliorare. Hanno una grande voglia di superare i loro limiti attuali e questo è estremamente positivo. Io sono in sintonia, con tutto il coaching staff, su quale sia il nostro prossimo obbiettivo che non può essere altro che la vittoria finale.

Ringraziamo il coach Pietro Marotta per la disponibilità.

Foto sulla destra di Carola Semino

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